lunedì 24 luglio 2017

Blog Tour- intervista all'autrice - "Quando Arriva La Notte" di Francesca Petroni


Eccomi tornata con un bellissimo post in collaborazione con la casa editrice "La Corte Editore" che ringrazio nuovamente per questa bellissima opportunità. Ho avuto il piacere di poter leggere il libro "Quando Arriva La Notte" di Francesca Petroni e grazie alla CE ho potuto parlare con questa dolcissima autrice. Ho intervistato per voi questa nuova stella italiana della scrittura ed è stato un'onore: leggete leggete le risposte!


1. Dicci di te: chi è Francesca Petroni? 
Camaleontica è il termine che mi si addice meglio. Di giorno mi tuffo nel marketing e di notte scrivo. In mezzo alle due cose c'è la mia vita da mamma e da moglie. 

2. Prima di essere una scrittrice sei una lettrice? 
Sì, la mia infanzia è stata quella della bambina-isolata-e-scostante ricoperta di libri, classici soprattutto. Ne ho letti centinaia, alcuni in un solo giorno e molti più volte. Ancora oggi i libri sono il posto in cui tornare, anche se adesso leggo più saggi di filosofia che romanzi.

3. Da cosa è nata la passione per la scrittura? 
Con mia sorella (Federica Petroni, anche lei autrice La Corte con L'Accademia di Anjur) abbiamo condiviso l'amore per la lettura prima e per la scrittura poi. Rimarranno nella storia quei romanzi scritti " a voce" nei viaggi in macchina estivi.

4. Hai un posto preferito per scrivere? 
Io scrivo ovunque, la maggior parte delle volte sul divano con il cellulare. Molti mi chiedono come sia possibile, ma la verità è che ho già tutto il capitolo (spesso tutto il libro) già pronto nella testa, devono solo metterlo nero su bianco e, per farlo, un dispositivo vale l'altro. Il telefono ha il vantaggio di essere sempre a mia disposizione in pochi secondi.

5. Che sensazione hai provato quando hai terminato di scrivere la tua prima storia? 
Ero letteralmente sfatta. Ci ho messo un sacco di tempo e alla fine mi sono resa conto di quanto ancora dovevo studiare e scrivere e studiare e scrivere. Oggi potrei finire libri anche in un mese, ma è frutto di tutto quel lavoro fatto prima.

6.  Qual è l'aspetto del lavoro di scrittrice che ti piace di più?
Non è un lavoro, è una necessità. Io scrivo e i dubbi, le indecisioni, le brutte giornate e qualsiasi altra cosa che mi appesantisce l’anima sparisce. Scrivo per esplorare, per addentrarmi nelle contraddizioni della vita e provare a risolverle, anche se solo nella mia storia.

7. Perché la gente dovrebbe leggere il tuo libro?
Credo che i motivi possano essere simili a quelli che mi spingono a scrivere. Per certi versi c’è ben poca differenza fra me e le mie lettrici.

8. Le città in cui hai ambientato la tua storia, sono state scelte per motivi personali?
Fino adesso ho ambientato i miei romanzi nella mia città. Perché? Ti rispondo citandomi: “È bella Roma.
I romani ne sono assuefatti e, per la maggior parte del tempo, non se ne accorgono. Eppure a tutti loro capita, ogni tanto, di fermarsi e guardarsi intorno. Magari mentre sono fermi al semaforo di fronte al Colosseo, oppure appena svoltano in un angolo di Trastevere o in qualche insospettabile via secondaria che racchiude una chiesa o una fontana.
Allora gli capita di svegliarsi dal loro frenetico correre e si ricordano che quella è Roma e che loro sono anche un po’ lei. Così si sentono un po’ speciali, anche se solo per quell’attimo.” L’altro alto del sole, La Corte Editore, 2016

9. Nonostante il finale, io come lettrice spero sempre che ci sia una continuazione, anche in questo caso ci sarà un secondo volume?
Di solito non scrivo serie o seguiti, hanno un sapore troppo “commerciale”. Però mai dire mai.

10. Perché hai deciso di concludere in modo così drastico? Il mio povero cuore non ha retto! (senza svelare niente alle persone che devono ancora leggerlo!) 
Ho pensato fosse più giusto non scadere nel falso buonismo. Ma tutte le conclusioni in realtà sono nuovi inizi e questo è esattamente il caso.

11. Ultima domanda: se dovessi partire per un viaggio e potessi portare via solamente un libro, quale sarebbe?
L’arte della guerra di Sun-Tzu. Una sola riga di quel libro vale da solo un viaggio.

Con affetto,
Martina

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luglio 24, 2017 / by / 0 Comments

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