martedì 29 agosto 2017

Recensione - "Il Principe Prigioniero" di C. S. Pacat


Titolo: Il Principe Prigioniero
Autore: C. S. Pacat
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Formato: copertina flessibile
Prezzo: 11,00€
Voto: 4/5
Dove Trovarlo:


Trama:

Damen è un guerriero e un eroe per il suo popolo, nonché il legittimo erede al trono di Akielos. Ma quando il fratellastro si impadronisce del potere, Damen viene catturato, privato del suo nome e spedito a servire il principe di una nazione nemica come schiavo di piacere. Bellissimo, manipolatore e pericoloso, il suo nuovo padrone, il principe Laurent di Vere, rappresenta tutto il peggio della corte di quel paese. Ma all’interno di quella letale ragnatela politica niente è come sembra, e quando Damen si trova, suo malgrado, invischiato nelle macchinazioni per il raggiungimento del potere, è costretto a collaborare con Laurent per sopravvivere e salvare la sua casa. Per il giovane condottiero, a quel punto vige una sola regola: non rivelare mai, in nessun caso, la propria identità, perché l’uomo da cui dipende è anche colui che, più di chiunque altro, ha motivo di odiarlo… “Un romanzo coinvolgente, un perfetto mix di passione e azione in un’atmosfera suggestiva tra intrighi di corte, desiderio e battaglie per il potere.” Francesco Falconi, autore di Gray e della serie Muses


Recensione:

Ebbene miei cari lettori, oggi vi voglio parlare di questo romanzo super esplosivo che vi farà tremare e battere il cuore.

Akielos è governata da un re circondato da una corte di nobili, dopo la sua morte doveva succedergli il figlio maggiore. Il principe Castor, il figlio minore del re, con l'aiuto della propria amante Jocasta si libera del legittimo re Damianos. Tutti pensano che sia morto, ma in verità Castor ha donato suo fratello come prestigioso dono al principe di Vere, la nazione nemica per eccellenza durante dei trattativi di pace molto delicati dopo una sanguinosa battaglia per i confini. Il nostro povero Damianos è finito alla corte di Vere dove sarebbe stato trattato peggio come principe che come schiavo. Laurent, il principe dei Vere, odia Damianos perchè durante la battaglia sanguinosa per i confini ha ucciso suo fratello il legittimo erede al trono.
Vere, è molto diversa da Akielos, dove il veleno più micidiale ha il sapore del miele più dolce, è voluttuosa, depravata. La corte è dissoluta, immorale e dedita alla depravazione che non ha limiti d'età.  Damen si accorge dell'enorme differenza dei costumi e usanze, tra le due città. Il suo ruolo a corte è di essere il prediletto di Laurent, però tale posizione non gli porta nessun vantaggio. Viene tenuto legato con delle catene, portato a spasso al guinzaglio con una catena d'oro al collo,privato di ogni libertà, trattato come un'oggetto è vittima di trame e complotti di corte.


Laurent è freddo, distaccato, gelido, menefreghista e frigido perchè non chiede favori sessuali di alcun tipo al suo prediletto. Ha una bocca sarcastica, micidiale con una lingua tagliente. E' calcolatore, astuto, furbo e doppiogiochista. Si può considerare come il diavolo vestito d'angelo, con questi capelli biondi e gli occhi azzurri come il cielo. Il suo unico scopo: distruggere Damen il quale aspetta l'occasione giusta per scappare. Nel frattempo osserva Laurent, lo studia e ammira la sua bellezza, sa tenergli testa fino a farsi frustare a morte. 

E' stato difficile riordinare i pensieri riguardanti questo libro, perchè ti scombussola dentro e ti attira come una calamita. E' una lettura piacevole che apre le danze ad una trilogia da cui non saprei cosa aspettarmi. I personaggi sono ben descritti pur mantenendo un velo di mistero, il quale fa desiderare il lettore di poter conoscere di più questi personaggi e per questo permette di divorare il libro più in fretta. Io, ad esempio, ho passato diverse notti insonni perchè di giorno leggevo il libro per scuola e di notte mi concedevo il piacere di questa lettura intrigante. Stavo incollata alle pagine fino all'alba pur di proseguire la lettura e di assemblare i vari pezzetti della storia. Una cosa che ho davvero apprezzato è stato il fatto che l'autrice inserisca frasi "indizio" così il lettore ha il compito di inserire le tessere del puzzle nel modo giusto. Un altro punto a favore è sicuramente lo scenario politico complesso e ben strutturato che ha creato l'autrice. Un particolare che mi ha davvero colpito è stata l'assenza di romance, che io purtroppo bramavo un sacco, ma non penso che il libro abbia perso il suo valore. 
E' un libro ricco di sentimento ed emozioni e ne vale la pena di essere letto.


Vi lascio di seguito la trilogia completa:


Con affetto,
Martina

agosto 29, 2017 / by / 0 Comments

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