lunedì 16 novembre 2020

[REVIEW TOUR] - "Quel prodigio di Harriet Hume" di Rebecca West

 

Buongiorno miei carissimi lettori, come state? Oggi vi porto la recensione di "Quel Prodigio di Harriet Hume" di Rebecca West. 


Il libro mi è stato fornito in anteprima dalla casa editrice Fazi Editore, in cambio di un'onesta recensione.


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Titolo: Quel prodigio di Harriet Hume

Autore: Rebecca West

Editore: Fazi Editore

Data di uscita: 12 novembre 2020

Pagine: 350

Prezzo: 18,00€

Dove Trovarlo


Harriet Hume, affascinante pianista squattrinata, mistica e stravagante, è l'essenza della femminilità; Arnold Condorex, spregiudicato uomo politico imbrigliato in un matrimonio di convenienza con la figlia di un membro del Parlamento, è un ambizioso calcolatore senza scrupoli. I due si amano: sono opposti che si attraggono, e nel corso degli anni si incontrano e si respingono, in varie stagioni e in vari luoghi di Londra, come legati da un filo sottile che non si spezza mai. La loro relazione si dipana tra il realismo dell'ambientazione cittadina e l'incanto magico della fiaba: le doti musicali di Harriet sconfinano in una stregoneria allegra e un po' pasticciona, che le permette di leggere nel pensiero dell'amato. Quando Arnold se ne rende conto, diventa ostaggio di questo dono sovrannaturale, grazie al quale Harriet può svelare le macchinazioni politiche alle quali lui è ricorso per anni - e che ancora continuerebbe volentieri a imbastire - per fare carriera. La donna costringe l'amante a fare i conti con se stesso: Harriet è la coscienza di Arnold, la sua parte migliore; è l'integrità, il rifiuto di ogni compromesso, è tutto ciò che Arnold non può manipolare, come ha fatto con la politica e con il matrimonio.


Devo dire che, durante la lettura di questo romanzo, non sapevo cosa pensare. Esso è quel genere di storia che ti cattura fin dal principio, ti fa entrare all'intero richiamandoti con una dolce voce e quando prosegui il tuo cammino alla scoperta di cosa ha in serbo per te, ti senti piacevolmente confusa. 

Siamo negli anni 20, a Londra. Conosciamo Harriet Hume, una giovane pianista un po' squattrinata. Ella è l'incarnazione della femminilità, è eterea e incanta ciascuno di noi con i suoi modi delicati e, a volte, stravaganti. 

Di tutte le donne che aveva conosciuto lei era la più eterea. Amarla era come avvolgersi in una lunga sciarpa di puro spirito. E, tuttavia, per quel concerne l'amare, com'era umana!

Arnold Condorex è l'emblema del tipico politico, assetato di potere. Entriamo nella storia e conosciamo i due protagonista durante il loro primo incontro: sono innamorati. Il loro desiderio reciproco è molto forte e il loro amore sembra infinito. In questo frangente di tempo, Harriet Hume scopre di essere in grado di leggere nei pensieri di Arnold. Ciò lo spaventa e cerca di allontanarla da sé, ma al contempo lo affasciata. Ella, cerca di spiegare la sua abilità in questo modo.

Qualsiasi piano può rispondere a qualsiasi voce che gli si rivolta con sufficiente profondità. Ci sono corde nella mia gola e corde nel mio piano. Se metti in vibrazione l'aria con impulsi abbastanza forti, le corde di entrambi vibreranno allo stesso modo. Io... io immagino che qualcosa di simile possa spiegare ciò di magico accade tra noi.

Devo essere sincera, questo non è uno di quei libri che leggerei di mia spontanea volontà. Il genere che prediligo è sicuramente il fantasy, ma ogni tanto, mi piace uscire dalla mia comfort zone. Per questa lettura, devo ringraziare Raffaella del blog The Reading's Love perchè senza di lei probabilmente mi sarei lasciata sfuggire questa lettura molto particolare.


Devo ammettere, anche, che non ho le abilità per decifrare i messaggi nascosti di Rebecca West e che con una sola lettura, non sono riuscita a comprendere appieno la grandezza e magnificenza di questa storia. Come ho già anticipato, questa lettura mi ha lasciato confusa. La confusione che mi ha provocato non è quel genere che ti lascia arrabbiata e infastidita, ma è quel genere di confusione che ti lascia inebriata e direi felice. E' quello stato di mancata chiarezza ma non perché l'autrice appositamente non svela certi strati di storia, ma perché le vicende narrate sono scritte con una maestria che è al di sopra del normale. Rebecca West ha uno stile impeccabile, una penna eccellente che è in grado di ammaliare il lettore e di costringerlo ad entrare nella sua tela. Durante la sua lettura non sono riuscita a comprendere tutto quello che l'autrice ci vuole comunicare, ma questo mi ha spronato a continuare la lettura alla ricerca di una consapevolezza superiore.


Per poter capire al meglio la storia nella sua totalità e complessità, sicuramente leggerò nuovamente il libro. Magari, con una prospettiva diversa, riuscirò a farmi incantare da ogni singola parola e a raggiungere quello stato di comprensione a cui ambisco. 


Posso osare dire che le figure contrapposte che ci presenta l'autrice abbiano un significato superiore rispetto a due semplici persone. La capacità di Harriet di leggere nei pensieri di Arnold penso che racchiuda in sé una metafora. Credo che l'autrice, tramite la figura di Harriet, voglia rappresentarci la coscienza di Arnold. Non vorrei azzardarmi a fare altre ipotesi, però devo dire che la storia di per sè l'ho davvero apprezzata. Siamo spettatori di una realtà non troppo distante dalla nostra cronologicamente, ma a livello di mentalità è lontanissima. Grazie a questa lettura, ho avuto modo di scoprire questa concezione di vita e di comprendere meglio certi ideali di "una volta".





novembre 16, 2020 / by / 0 Comments

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