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lunedì 3 aprile 2017

Recensione - "Mary Lavelle" di Kate O'Brien


Titolo: Mary Lavelle
Autore: Kate O'Brien
Casa Editrice: Fazi Editore
Formato: Ebook
Prezzo: 9,99€
Dove Trovarlo: Amazon
Voto: 4/5

Salve lettori, eccomi tornata con una nuova recensione. Oggi vi parlerò di "Mary Lavelle" di Kate O'Brien, un ebook inviatomi dalla Fazi Editore per l'apertura della collaborazione.

SINOSSI:
Irlanda, 1922. La giovane Mary Lavelle attraversa il mare per raggiungere Altorno, in Spagna, dove l'attende un incarico di insegnante di inglese e istitutrice presso la famiglia Areavaga. La decisione del fidanzato John di rimandare le nozze, in attesa di una più soddisfacente stabilità economica, è solo il pretesto della partenza. La verità è che Mary intende seguire, finalmente, l'impulso all'indipendenza. La Spagna risponde perfettamente al suo bisogno d'avventura: i colori sconvolgenti del paesaggio, il carattere misterioso e infuocato degli abitanti, l'eleganza e il sangue della corrida colpiscono profondamente la giovane, iniziata ai misteri dell'affascinante paese del Sud dal circolo delle "miss" irlandesi che vi abitano da molti anni. Una di loro le confesserà il proprio amore, in due pagine di grande intensità che, nel 1936, costarono al libro la censura immediata. Ma Mary è destinata a ricambiare, con sfrenata passionalità, l'amore di Juanito, il figlio sposato degli Areavaga, provocando lo scandalo che segnerà la vita di tutti. Mary Lavelle è un'opera da riscoprire, uno studio intimo dell'identità e della psicologia fem¬minili in cui si fondono la passionalità ottocentesca di Cime tempestose e il femminismo novecentesco di Gertrude Stein. Dal romanzo è stato tratto il film La voce degli angeli, diretto da Nick Hamm, con Franco Nero, Vincent Perez, Polly Walker e Penèlope Cruz.

AUTRICE:

È una delle scrittrici irlandesi più interessanti del Novecento. Nata a Limerick, ancora bambina perse la madre e fu educata in convento. Completò gli studi all’University College di Dublino. Ne seguì una fortunata carriera di giornalista, e nel giro di pochi anni riscosse un grande successo anche come scrittrice e drammaturga.

RECENSIONE:
Questo romanzo parla di Mary, una ragazza di provincia Irlandese, che si trasferisce in Spagna per ricoprire il ruolo di Miss nella famiglia degli Areavaga.
Mary ha preso questa decisione, andare via dall’Irlanda per un po’, per allontanarsi dalla sua quotidianità e per rendersi indipendente. Quando arriva nella casa dei suoi datori di lavoro, rimane stupita, non si immaginava così la Spagna, la quale è molto diversa dal suo paese natale.

Passano i giorni e Miss Mary inizia ad amare ogni singolo dettaglio della Spagna e questo la spaventa: la spaventa perché sente che questo nuovo paese l’è entrato nel cuore e ha paura che metta le radici e che non riesca più a dirgli addio dopo la fine del contratto di lavoro. 

Questo romanzo ci racconta le vicende di questa Miss, ancora un po’ bambina, oserei dire, ancora nelle teca di cristallo che i suoi parenti le hanno costruito intorno. Lei non sa cosa vuol dire vivere veramente, non sa cosa vuol dire essere indipendenti e grazie a questo viaggio, e con l’aiuto di diverse persone, vediamo una sua crescita: dalla “adolescenza” al mondo degli adulti. La Spagna le farà scoprire molte cose nuove: dalle sensazioni che l’amore può provocare, dal dolore alla felicità che sembra estasi, da quanto una cosa che può sembrare macabra può catturarti completamente.

«Pensa che la corrida sia tremenda, Miss Maria? Sì, lo è. Ma noi non siamo gente romantica. Siamo realisti, e in senso filosofico addirittura tragici. Non ci vantiamo della tragedia, né ci facciamo illusioni, né pensiamo sia sbalorditiva o migliore della commedia: semplicemente la sentiamo familiare, interessante e decisiva. Non ci fa strillare. Nella corrida c’è molta bellezza fortuita, deve ammetterlo, ma è tanto reale da scioccare. È la morte e l’orrore, presentati in modo teatrale e concreto allo stesso tempo. Il sole splende e beviamo birra seguendo eventi portentosi. Siamo esperti e non ci illudiamo, aspettiamo il successo o il fallimento dietro ogni dettaglio. Ma abbiamo un’anima, e ci è impossibile sfuggire alle migliaia di simboli o alla pena nel cuore. È questa la corrida: simbolica, suggestiva e appassionante come la poesia più alta, e brutale e spudorata come il più vile impulso umano. Nessun’altra esperienza ci può dare tanto in un unico movimento. È una cosa immensa da affrontare».

Questo libro inizia in modo molto particolare, insolito oserei dire, descrivendo un oggetto e non una persona: il bagaglio di Miss Mary. Questa introduzione fa capire al lettore che non è il solito romanzo, ma una storia tutta nuova e che sicuramente sarà sorprendente.

Non saprei da dove partire per descrivere le mie opinioni riguardanti questo libro, come si può criticare un capolavoro del genere? Innanzitutto, come avete già capito, questa introduzione molto particolare mi ha attirato molto, mi ha fatto capire fin da subito che questo romanzo, sebbene non faccia parte del genere letterario che io prediligo, mi sarebbe piaciuto. 

L'autrice, inoltre, è riuscita a donare a ogni personaggio la SUA personalità, che noi siamo riusciti a cogliere pienamente dagli occhi di Mary. Questa ragazza, parte dall'Irlanda che è ancora ragazzina perché ha sempre vissuto sotto le ali protettive della propria famiglia, ma quando lascerà la Spagna sarà completamente cambiata. Sarà diventa una donna, con la D maiuscola, avrà imparato cos'è il vero amore, composto dalla passione e dal dolore che è molto differente da quel sentimento, molto calmo, che ha nei confronti di John. 
«In quel momento c’erano solo loro, con la coscienza di tutto il resto, da cui non si lasciarono scoraggiare: le loro labbra e il loro cuore, insieme, e la dichiarazione insensata, giovane, fantastica dei loro corpi che si affannavano, si divoravano».

Questo romanzo parla di crescita, ci racconta come una ragazza riesca a "spiccare il volo" quando si trova a dover affrontare da sola tutti gli ostacoli che la vita ha deciso di porle sul suo cammino. 

Da questo libro possiamo anche capire come ogni paese ha la sua storia e le sue tradizioni, che possono piacere o spaventare il visitatore, ma sono importanti per i suoi abitanti. Per questo motivo, le ambientazioni descritte in questo libro, mi sono piaciute particolarmente, soprattutto grazie alle descrizioni mirate da parte dell'autrice che non sono noiose e non rendono la lettura pesante. 

Vi ringrazio se siete arrivati fino a qua a leggere e vi saluto con un commento riguardante il libro. Alla prossima!

«Un romanzo d’amore superiore, intelligente e di largo respiro, colorito e non convenzionale».
«Times Literary Supplement»

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